Pum! Pum!

Si può parlare di caccia, ecologia e nonviolenza con toni lievi, con poesia, senza moralismi.
E con un pizzico di ironia.
Proprio quello che fanno in questo albo Davide Calì, autore del testo, e Maddalena Gerli, autrice delle delicate illustrazioni di atmosfera onirica ed invernale.
Il nostro protagonista è un cacciatore, che non è un uomo, ma una creatura fantastica, zoomorfa e significativamente molto molto simile a quella che dovrebbe essere la sua vittima: l’orso.
Questa buffa creatura vorrebbe infatti essere un cacciatore d’orsi, ma si trova davanti ad un increscioso (e quantomai realistico!) problema: di orso ne è rimasto solo uno.
La ricerca attraverso il bosco innevato di questo ultimo esemplare, ed infine la riflessione sul senso della sua uccisione, portano ad una conclusione dolcissima, e molto nelle corde dei bambini, che ne apprezzano il naturale buon senso (buon senso bambino, ovviamente).
Il finale non lo anticipo, perché è una bella sorpresa anche per gli adulti alla lettura.
Vi anticipo però che gli autori sono riusciti a rendere, nel breve dipanarsi di poche parole per pagina, il totale ribaltamento del modo di relazionarsi con gli altri animali e la natura da parte dell’impacciato cacciatore.
E questo è uno dei miracoli degli albi illustrati: raccontare in modo denso, con la doppia voce di parole ed illustrazioni, cose grandi, che i bambini possano cogliere al volo.
Molto bello in questo senso il ricorsivo ripetersi dei vari tentativi di sparare che il protagonista compie, con un circolare e onomatopeico “PUM! PUM!” (molto amato dai bambini durante le letture a voce alta). Tentativi che non vanno mai a segno.
E non vanno a segno, ci dicono le illustrazioni, perché in qualche modo il bosco si autodifende, e prepara sempre qualche trabocchetto per mettere al sicuro i suoi abitanti.
Ecco così alla fine una lettura che fa ridere, pensare, emozionare, e che si fa ascoltare e guardare con attenzione e tenerezza anche dai più piccoli.
Età di lettura: dai 4 anni