Gli uccelli

Gli uccelli

Un piccolo dettaglio può cambiare il mondo.

La narrazione verbale, fatta di pochissime misurate parole, parla dell’importanza di soffermarsi su un dettaglio, di farlo crescere nella considerazione sperimentandone il potenziale di magia.

Nelle stesse pagine c’è poi la storia per immagini, che è quella di un uomo che libera da un camion uno stormo di coloratissimi uccelli, accorgendosi però che uno di loro, nero e piccolino, non ha spiccato il volo.

L’uomo potrebbe abbandonarlo forse, o ignorarlo, ma decide di spronarlo a volare via dapprima, e poi, capendo che non lo sa fare, di aiutarlo.
La goffa e dolcissima lezione di volo, e la condivisione di un commovente panino, si rivelano efficaci: il piccolo uccello riesce a raggiungere i suoi simili in cielo.

Ma offrire empatia (e considerazione, e tempo, e supporto) a una creatura di un’altra specie, apre gli orizzonti della propria stessa essenza; ragione per cui il tenero ometto si ritrova protagonista lui stesso di un volo liberatorio.
E in quel momento, in cui l’impossibile ai nostri occhi diventa invece ovvio, si vede che le stesse qualità che lo hanno portato a non abbandonare al suo destino un essere in difficoltà, sono quelle che lo portano a librarsi in un celeste sconfinato.

Questa vicenda struggente sta tutta nella narrazione iconica, quindi richiede una certa competenza nel leggere le immagini (competenza che tutti e in particolare i bambini hanno, quindi non scoraggiatevi, al contrario!), mentre le parole offrono appunto una chiave interpretativa parallela, che aumenta la profondità interpretativa ed emotiva.

Un esempio di lettura, anche per rendersi conto della struttura del libro, la si trova nel video che segue, a cura del laboratorio di Comunicazione e Narratività dell’Università degli Studi di Trento-Rovereto diretto da Marco Dallari.
Ma si può leggere anche senza rumori, offrendo ai bambini la possibilità di verbalizzare da protagonisti ciò che vedono.

Le immagini dell’illustratrice Albertine sono cariche, nette, giocate principalmente su colori primari e intensi, piatti ed espressivi.

Domina infatti il giallo dell’accoglienza e della rassicurazione, e il celeste pacato della quiete e delle possibilità immaginifiche, accesi dal rosso del camion, luogo di tutta la vicenda affettiva.
Veniamo coinvolti da un’inquadratura quasi teatrale, come fossimo gli spettatori stupefatti di come l’empatia sconfigura e ridefinisce il non – possibile.

uccelli

Gli uccelli, di Germano Zullo, Albertine, Topipittori, 2010

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